Agricoltura di precisione

Metodi e tecnologie per migliorare l'efficienza e la sostenibilità dei sistemi colturali

New Business Media

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L'agricoltura richiede innovazioni per incrementare le rese produttive in termini quantitativi e qualitativi, ma anche per aumentare l'efficienza nella gestione delle risorse. E' necessario ridurre l'impatto ambientale ed i costi di produzione, in un contesto di cambiamenti climatici e di globalizzazione dei mercati.

Il libro illustra le tecnologie e le strategie gestionali dell'agricoltura di precisione applicate alle produzioni vegetali, quale insostituibile supporto per affrontare queste sfide, adattando la gestione agronomica alla variabilità nello spazio e nel tempo dei sistemi colturali e del suolo.

Viene fornito un quadro aggiornato dei metodi per rilevare, analizzare  e gestire la variabilità spaziale e temporale, sfruttando le tecnologie esistenti: dal telerilevamento ai sistemi di mappatura delle rese, dai droni alle applicazioni a rateo variabile.

Indice: Introduzione - Sistemi informativi aziendali ed agricoltura di precisione - La gestione della variabilità spaziale e temporale nell'agricoltura di precisione. Introduzione alla geostatistica - Il telerilevamento in agricoltura di precisione - Piattaforme a controllo remoto e robotiche per il monitoraggio e la gestione delle colture - Sensori e metodi per rilievi prossimali delle proprietà del suolo e della coltura - Sistemi di posizionamento globale e sistemi di guida delle macchine agricole - I sistemi di mappatura delle produzioni - Modelli di simulazione in agricoltura di precisione - Valutazione economica dell'agricoltura di precisione - Lavorazioni variabili del terreno e semina a dose variabile - La fertilizzazione di precisione - Irrigazione di precisione - Trattamenti fitosanitari in agricoltura di precisione - Applicazioni ai sistemi colturali erbacei ed ortivi di pieno campo - Applicazioni alla viticoltura ed altre colture arboree.

Raffaele Casa è Professore di Agronomia all’Università della Tuscia (Viterbo). Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Gran Bretagna, da oltre 15 anni si occupa di ricerca in agricoltura di precisione. È autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e nazionali. È membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Agronomia e del Comitato Consultivo di supporto tecnico-scientifico per l’osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Italiana. Come membro del Gruppo di Lavoro del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Fo-restali ha partecipato alla redazione delle Linee Guida del “Piano Nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura di Precisione”.

Gli autori: Gianfranco Airoldi, Università degli Studi di Torino | Paolo Balsari, Università degli Studi di Torino | Bruno Basso, Michigan State University, East Lansing, Michigan (USA) | Mirco Boschetti, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA), Milano | Gabriele Buttafuoco, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFOM), Rende (CS) | Aldo Calcante, Università degli Studi di Milano | Davide Cammarano, James Hutton Institute, Dundee, Gran Bretagna | Raffaele Casa, Università degli Studi della Tuscia | Fabio Castaldi, Georges Lemaître Centre for Earth and Climate Research, Université Catholique de Louvain (UCL), Louvain-la-Neuve, Belgio | Annamaria Castrignanò, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, Bari | Alberto Crema, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA), Milano | Anna Dalla Marta, Università degli Studi di Firenze | Massimiliano De Antoni Migliorati, Queensland University of Technology, Institute for Future Environments, Brisbane, Australia | Daniela De Benedetto, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, Bari | Salvatore Filippo Di Gennaro, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biometeorologia (IBIMET), Firenze | Angelo Frascarelli, Università degli Studi di Perugia | Massimo Lazzari, Università degli Studi di Milano | Riccardo Lisci, Università degli Studi di Firenze | Pasquale Losciale, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, Bari | Marco Mancini, Università degli Studi di Firenze | Luigi Manfrini, Alma Mater Studiorum Università di Bologna | Francesco Marinello, Università degli Studi di Padova | Alessandro Matese, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biometeorologia (IBIMET), Firenze | Fabrizio Mazzetto, Facoltà di Scienze e Tecnologie, Libera Università di Bolzano | Francesco Morari , Università degli Studi di Padova | Daniele Nardi, Università La Sapienza, Roma | Francesco Nutini, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA), Milano | Roberto Oberti, Università degli Studi di Milano | Simone Orlandini, Università degli Studi di Firenze | Simone Pascucci, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Metodologia per l’Analisi Ambientale (IMAA), Potenza | Andrea Pezzuolo, Università degli Studi di Padova | Stefano Pignatti, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Metodologia per l’Analisi Ambientale (IMAA), Potenza | Michele Pisante, Università degli Studi di Teramo | Ciro Potena, Università La Sapienza, Roma | Simone Priori, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura  e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), Centro di ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia, Firenze | Michael Riedl, Fraunhofer Innovation Engineering Center, Bolzano | Marco Rimediotti, Università degli Studi di Firenze | Pasqualina Sacco, Fraunhofer Innovation Engineering Center, Bolzano | Daniele Sarri, Università degli Studi di Firenze | Luigi Sartori, Università degli Studi di Padova | Anna Maria Stellacci, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” | Paolo Tarolli, Università degli Studi di Padova | Marco Vieri, Università degli Studi di Firenze | Massimo Vincini, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza.